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La lingua bambara, chiamata anche bamanankan (letteralmente lingua dei Bamanan), è una lingua mandingo parlata principalmente in Mali.
Distribuzione geografica Il bambara è parlato come madrelingua dal popolo Bambara, e come seconda lingua dalla maggior parte degli altri gruppi etnici del Mali. Il numero di coloro i quali la usano come prima lingua è attorno ai 2.700.000 individui, ma è conosciuta e comunemente usata da circa 6.000.000 di persone, il che la rende uno degli idiomi più diffusi dell'Africa Occidentale.
E' parlato infatti in: Mali, Burkina Faso, Costa d'Avorio, Gambia, Guinea e Mauritania.
Dialetti e lingue derivate La lingua è suddivisa in diverse forme dialettali, tra cui: somono, segou, san, beledugu, ganadugu, wasulu e sikasso.
Grammatica Come la maggior parte delle lingue mande, il bambara è una lingua tonale, sprovvista di classi nominali, e ha una struttura di tipo Soggetto Oggetto Verbo (SOV).
Una caratteristica distintiva di questo linguaggio è il fatto che, specialmente nelle aree urbane, esso presenta un gran numero di prestiti linguistici da parte delle lingue affini, ma anche dal francese. Questa caratteristica l'ha resa una lingua particolarmente facile da apprendere e ne ha favorito la diffusione come lingua franca in molte aree dell'Africa Occidentale.
Arte e letteratura Il bambara è stato tradizionalmente tramandato dai griot (Jɛliw in bambara), poeti girovaghi dell'Africa Occidentale. Esso ha pertanto una tradizione orale molto ricca. La scrittura si è diffusa soltanto dopo la colonizzazione francese del Mali, e utilizza prevalentemente caratteri latini (con l'aggiunta delle vocali ɛ e ɔ) o l'Alfabeto N'Ko.
In tempi contemporanei il bambara è stato spesso utilizzato da musicisti maliani, tra cui Oumou Sangaré, Rokia Traoré, Ali Farka Touré, Salif Keita, Habib Koité, e Amadou & Mariam. Testi in bambara sono presenti nell'album di Stevie Wonder, Journey through the Secret Life of Plants.
Altri artisti come Alpha Blondy, il gruppo Métisse e il cantante reggae Tiken Jah Fakoly utilizzano invece il dioula.
Il destino, uno dei film più significativi della cinematografia maliana è stato girato in questa lingua.
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